La mostra, a cura di Andrea Guastella e Sebastiano Patanè, ha inteso essere il primo passo in direzione di uno studio storico, e dunque attento tanto alla materialità delle opere quanto alla cultura immateriale che ne accompagna la creazione, dei tesori della Cattedrale di Ragusa, a cominciare dal San Giovanni nel deserto di Paolo Vetri, pala d’altare da poco restaurata.
Alla mostra si è accompagnata un’attività laboratoriale diagnostica sotto il versante del restauro, storico-critica sul fronte artistico, che è culminata in una conferenza di Gioacchino Barbera, già direttore della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis.
Della mostra è stato prodotto un catalogo, presentato dal Sovrintendente di Ragusa.